La Biblioteca
Universitaria di Bologna da tempo immemorabile custodisce il manoscritto
del Pentateuco
ebraico (o Torah) più antico del
mondo. Si tratta di un rotolo di morbida pelle ovina lungo 36 metri e alto 64
centimetri con testo completo in ebraico vergato in grafia dallo stile
babilonese che comprende i primi cinque libri della Bibbia, cioè Genesi, Esodo,
Levitico, Numeri e Deuteronomio. Due prove di datazione al carbonio 14 collocano
il manoscritto senza ombra di dubbio negli anni tra il 1155 e il 1225.
Il rotolo, in ottimo stato di conservazione, si trovava nell’archivio
della prestigiosa biblioteca catalogato come modesto manoscritto appartenente
al XVII secolo. A Bologna, soprannominata “La
Dotta” in quanto sede della prima università del mondo occidentale che fu fondata
nel 1088, nel 1482 venne anche prodotta la prima edizione del Pentateuco
ebraico su stampa. Il Pentateuco ebraico è molto simile a quello cristiano.
La Torah viene letta dagli ebrei durante le funzioni in
Sinagoga, ma i rotoli utilizzati durante i riti sacri devono trovarsi in buono
stato perché se rovinati perdono la santità e devono essere seppelliti.
Il rotolo ritrovato verrà fotografato sezione per sezione e presto
sarà reso disponibile al pubblico in forma digitale.
Francesca
Paolillo