Piace molto al pubblico l’opera d’arte su grande scala, immersa
nel pittoresco paesaggio del lago d’Iseo,
denominata “The floating piers” (Il
molo galleggiante ) ad opera di Christo
Vladimirov Yavachev. L’artista, nato in Bulgaria ma naturalizzato statunitense,
ha realizzato in tutto il mondo con la collaborazione della moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon,
deceduta nel 2009, grandiose opere effimere che modificano in maniera
provvisoria monumenti, edifici e paesaggi
per essere dopo breve tempo distrutte.
L’installazione di questa opera sul lago d’Iseo che appartiene al genere della landart è costituita da una
passerella galleggiante in polietilene ad alta densità fasciata da 100.000
metri di tessuto di colore giallo
brilllante che parte dall’abitato di Sulzano
per congiungersi con le isole di San
Paolo e Monte Isola,
percorribile nei due sensi. The floating
piers, largo 16 metri, si snoda per 3 chilometri sull’acqua e per 1,5 chilometri lungo le strade pedonali degli
abitati di Sulzano e Sensole. È vietato percorrere la passerella indossando
scarpe con il tacco o per mezzo di biciclette, roller e skateboard, ma è consentito il transito a passeggini e
carrozzelle per disabili. Si consiglia di passeggiarvi a piedi scalzi per meglio percepire l’emozione
di camminare sulle acque del pittoresco lago.
La passerella è aperta al pubblico nel periodo dal 18 giugno al 3 luglio 2016 con
ingresso gratuito 24 ore su 24, non prenotabile. In questo periodo l’abitato di Sulzano non sarà raggiungibile né in auto né in moto né in
bicicletta, ma soltanto con treno o bus navetta in partenza dai paesi limitrofi
provvisti di parcheggi. Si consiglia pertanto di parcheggiare l’auto a Sarnico o Iseo, dopo avere prenotato online parcheggio e passaggio sul battello, e di sbarcare su Monte Isola a Sensole, dove si trova uno degli
accessi alla passerella.
Una volta terminata l’esposizione dell’opera effimera, realizzata
totalmente a spese dell’autore Christo,
tutto sarà rimosso e riciclato e il paesaggio tornerà esattamente come era
prima.
Francesca Paolillo