martedì 23 settembre 2014

Un evento eccezionale: la mostra antologica di Giovanni Segantini a Milano



Ha aperto i battenti a Milano il 18 settembre 2014 la più importante mostra mai allestita con opere di Giovanni Segantini, provenienti da svariate collezioni private e da musei statunitensi ed europei, che resterà aperta al pubblico fino al 18 gennaio 2015. I 120 capolavori, dei quali alcuni mai esposti prima nel nostro Paese, rappresentano l’intera carriera del grande pittore nato nel 1858 ad Arco, grazioso comune attualmente in provincia di Trento, allora posto sotto la dominazione asburgica.

Rimasto orfano di madre a soli 7 anni, Giovanni Segantini visse una giovinezza chiusa e solitaria che lo rese ombroso e dedito ad eccessi, tali da sfociare nella reclusione in riformatorio. Fu durante il suo primo impiego come garzone di un laboratorio fotografico che Segantini prese coscienza del proprio desiderio di descrivere artisticamente le impressioni che il mondo esterno gli suscitava, e presto si stabilì a Milano per poter frequentare l’Accademia di Belle arti di Brera. Il capoluogo lombardo è una città che il maestro del divisionismo ha molto amato, raffigurandola in opere intrise di vera poesia, tanto quanto la località svizzera Maloja nel cantone dei Grigioni dove l’artista imparò a raffigurare mirabilmente scorci e luci delle Alpi, ma vi trovò la morte per peritonite nel 1899, a soli 41 anni.

Quella di Giovanni Segantini è stata una carriera in continuo divenire e sperimentare: le sue prime opere sono pervase di realismo e naturalismo,  mentre dopo l’incontro con la scapigliatura e con il divisionismo di cui divenne uno dei maggiori esponenti, il maestro si dedicò alfine al simbolismo. La mostra Segantini allestita a Milano è suddivisa in 8 sezioni, ciascuna dedicata ad un peculiare aspetto dell’arte del pittore, in modo che il visitatore possa confrontare le pennellate dell’esordio con l’evoluzione del ritratto, della natura morta, del paesaggio, nonché con la raffigurazione della vita nei campi e della maternità, seguendone la panoramica più completa mai esposta finora. Nella mostra sono visibili anche disegni e bozzetti preparatori dai quali si può immaginare la complessità dello studio che precedeva la realizzazione di questi capolavori, alcuni dei quali di ragguardevoli dimensioni.

Giovanni Segantini è un poeta, un esteta che ha segnato la storia dell’arte, e non si può che rimanere a bocca aperta, percorrendo le sale fresche e semibuie dell’allestimento milanese, di fronte alle notevoli opere realizzate dall’artista con il suo stile personale ed inconfondibile,  le cui pennellate hanno indubbiamente saputo creare un’atmosfera colma di luce che arriva diritta al cuore.





La mostra Segantini è visitabile: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30.

martedì 16 settembre 2014

Parliamo di romanzo horror


Il romanzo horror, che trae origine dal racconto tragico classico spingendolo ai limiti del paradosso, descrive una realtà quotidiana arricchita da elementi irrazionali di carattere soprannaturale e surreale. Questo tipo di letteratura, assai fiorente soprattutto negli anni Trenta e Settanta del Novecento, tende a suscitare nell’animo del lettore, messo a conoscenza di minacce che la vittima del romanzo per lo più ignora, sensazioni di orrore, repulsione e paura. Il lettore, dopo essere stato messo a confronto con forti sensazioni di suspense e ribrezzo, restando comunque al sicuro al di là della pagina scritta, non può non apprezzare con sollievo, al termine della storia, il ritorno all’esistenza normale.

Gli scrittori di letteratura dell’orrore alimentano le paure ancestrali radicate nell’inconscio collettivo umano utilizzando archetipi: fantasmi, vampiri, demoni, stregoni, scienziati pazzi, licantropi, mostri e zombie si muovono in ambienti bui e isolati, dove la morte è sempre dietro l’angolo.

Il romanzo horror nasce dal gotico inglese alla fine del Settecento con il romanzo Il castello di Otranto di Horace Walpole, storia di amore e morte ambientata nel Salento italiano, nella quale compare la figura di un essere gigantesco e mostruoso.

Molto prolifico fra gli scrittori di letteratura dell’orrore è lo statunitense Edgar Allan Poe, morto nel 1849 in circostanze misteriose come i protagonisti delle sue macabre storie,  sempre in bilico fra ossessione e incubi.

Uno scrittore horror che ha molto alimentato il mondo del cinema è Bram Stoker, grazie al suo Dracula pubblicato nel 1897, ispirato all’impalatore sanguinario Vlad III principe di Valacchia, personaggio realmente esistito

Il re del romanzo horror contemporaneo è senz’altro Stephen King, mentre fra gli autori italiani del genere possiamo consigliare: Ivan Perciballi, Eraldo Baldini, Gianfranco Nerozzi e Alda Teodorani







(L'immagine è tratta dal sito nonsolocultura.studenti.it) 

lunedì 1 settembre 2014

Parliamo del romanzo fantasy


Il termine Fantasy nasce in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo per indicare un genere letterario ispirato alla mitologia, ricco di allegorie e simboli, nel quale si fa spesso ricorso al soprannaturale.  Questa narrativa trae spunto da tutta la mitologia del passato, greca, romana, ed anche mesopotamica, medioevale, scandinava, celtica, giapponese, azteca ed egizia.

Nel romanzo Fantasy, personaggi dai nomi impronunciabili si muovono in un mondo immaginario, misterioso e pieno di pericoli, alla ricerca di un oggetto o di una persona, esprimendosi in linguaggi di pura invenzione. Si tratta di una narrativa di azione da cui trasuda l’ardente desiderio degli autori di rifugiarsi in un passato ideale per ritrovare tutto ciò che l’uomo moderno sembra avere perduto a partire dalla rivoluzione industriale.

Di questo genere letterario si possono distinguere le seguenti varianti:
High fantasy, nel quale il destino dei popoli è di venire minacciati dal Male
Heroic fantasy, dove l’uomo eroe si muove in un mondo privo di certezze, funestato dalla magia
Dark fantasy, in cui il regno che fa da sfondo all’azione è già stato sopraffatto dal Male
Urban fantasy, ambientato in una cornice realistica e contemporanea

Possiamo considerare antesignana del genere Fantasy la commedia comica Sogno di una notte di mezza estate, scritta nel 1595 da William Shakespeare, che narra del matrimonio fra il duca di Atene Teseo e la regina delle Amazzoni Ippolita, ambientato in un mondo fantastico popolato da elfi e fate.

Ottimo romanzo del genere Fantasy dei primordi è Lei, pubblicato nel 1886 da H.Ride Haggard, a cui fa sfondo il mondo perduto dell’antico Egitto, la cui protagonista è la regina immortale Ayesha.

A partire dagli anni Sessanta del Novecento il genere Fantasy ha avuto il maggiore seguito di pubblico in assoluto, dopo la pubblicazione  del romanzo Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien, importante studioso di lingua anglosassone, il quale fa agire i suoi eroi in una regione chiamata Terra di Mezzo, situata sul pianeta Arda.

Fra i moderni autori di genere Fantasy possiamo citare: Stephen King, Michael Ende e gli italiani Francesco Falconi e Luca Tarenzi.