martedì 26 novembre 2013

Incrementiamo l'energia pulita



L’utilizzo di energia pulita a discapito dei combustibili fossili e del nucleare sta pian piano prendendo  piede non solo perché ecosostenibile, ma anche perché sempre più economicamente competitiva.

FONTI ENERGETICHE DISPONIBILI

L’energia prodotta per l’approvvigionamento elettrico e meccanico ad uso industriale, domestico o urbano, si dice pulita se nel corso di tutto il ciclo di produzione e distribuzione evita l’immissione nell’ambiente di inquinanti che metterebbero in pericolo la salute dei cittadini e l’equilibrio del pianeta.

Si definisce energia alternativa quella prodotta senza l’utilizzo di combustibili fossili (gas naturale, petrolio e carbone), i quali nonostante siano altamente inquinanti costituiscono ancora l’84% delle fonti energetiche a livello mondiale. I combustibili fossili vengono utilizzati su larga scala a partire dal 1700 (Rivoluzione industriale) perché forniscono una grande quantità di energia per unità di volume, sono facilmente trasportabili e perché in origine il loro costo era basso. La combustione di queste materie prime provoca effetti devastanti quali piogge acide, effetto serra, inquinamento delle acque del mare e delle falde acquifere sotterranee e diffusione di polveri sottili responsabili di patologie respiratorie e carcinomi. Un altro svantaggio dei combustibili fossili è che sono destinati ad esaurirsi.

L’Italia utilizza per la produzione di energia elettrica principalmente il gas naturale. La conseguenza di ciò è che paghiamo il prezzo più alto in Europa per il chilowattora.
Un’energia alternativa ai combustibili fossili ma non rinnovabile, cioè non inesauribile, è quella nucleare che comporta indubbi rischi per la popolazione domiciliata nei pressi delle centrali, senza contare il problema dello smaltimento delle  scorie radioattive,  difficili da stoccare e pericolose durante il  trasporto. L’Italia ha avuto in funzione 4 centrali nucleari dal 1963 al 1990 che coprivano il 4% del fabbisogno energetico nazionale, abrogate con il noto referendum del 1987, ancora in fase di smantellamento.

FONTI DI ENERGIA PULITA

Le fonti di energia pulita sono contemporaneamente alternative e rinnovabili, cioè derivano da  risorse naturali che si rigenerano alla stessa velocità con cui vengono consumate, e stanno diventando sempre più competitive, oltre a consentirci di consegnare alle generazioni future un pianeta meno inquinato.

Una fonte di energia alternativa e rinnovabile che l’uomo sfrutta da millenni è quella idroelettrica che trasforma l’energia potenziale di una massa d’acqua in caduta da una certa altezza in energia cinetica, convertibile poi in energia elettrica grazie ad un alternatore combinato ad una turbina. Questa fonte di energia pulita che  copre il 16% del nostro fabbisogno comporta purtroppo un elevato impatto ambientale.
Un’altra fonte di energia pulita è quella maremotrice, anch’essa già sfruttata nell’antichità laddove il ritmico innalzamento e abbassamento del livello del mare indotto dall’attrazione  gravitazionale di Sole e  Luna provoca maree utilizzabili per produrre energia elettrica. Questa forma di energia prevede  costi di installazione elevati, erosione delle coste e disturbo dell’ecosistema da parte delle turbine semisommerse, però sono attualmente centinaia i progetti pensati per migliorarne l’utilizzo.

L’energia pulita fornita dal vento è a basso costo, ma per il momento copre soltanto l’1% del fabbisogno mondiale. Anche le turbine eoliche disturbano abbastanza il paesaggio.

L’energia solare, impiegabile anche in ambito industriale,  in aree climatiche favorevoli potrebbe coprire il  74% del fabbisogno. Inizialmente assai costosa, grazie ai miglioramenti continui dei progetti è in continua crescita.

L’energia geotermica sfrutta il vapore presente nel sottosuolo di aree vulcaniche, trasformabile in energia elettrica per mezzo di un alternatore. L’Italia è stata la prima nazione al mondo a sfruttare questa fonte con l’impianto installato a Larderello nel 1904. Attualmente la geotermia viene utilizzata soltanto  per l’1% della produzione mondiale di energia, ma potrebbe soddisfare pienamente i bisogni energetici di tutto il pianeta, in maniera assolutamente pulita e sicura.  Comporta però anche svantaggi: il costo di trivellazione è elevato e l’impatto sull’ambiente non è trascurabile.

Anche la biomassa, cioè la frazione biodegradabile dei residui di origine biologica provenienti dall’allevamento, dall’agricoltura e dai rifiuti domestici, urbani e industriali è una fonte di energia pulita e rilascia nell’ambiente quantità irrisorie di inquinanti. Questa fonte di energia a basso costo copre il 16% degli usi energetici del pianeta  e si sta diffondendo sempre più.

CONCLUSIONI

A causa dell’inquinamento da combustibili fossili, Il clima del pianeta sta rapidamente cambiando e le malattie mortali stanno aumentando in maniera esponenziale. È nostro dovere attuare uno sviluppo che sia sostenibile per il pianeta, cercando di sensibilizzare i governi affinché non fermino gli investimenti sulle energie pulite e rinnovabili. Lo dobbiamo soprattutto alle generazioni future.