L’utilizzo di energia
pulita a discapito dei combustibili fossili e del nucleare sta pian piano
prendendo piede non solo perché ecosostenibile,
ma anche perché sempre più economicamente competitiva.
FONTI ENERGETICHE DISPONIBILI
L’energia
prodotta per l’approvvigionamento elettrico e meccanico ad uso industriale,
domestico o urbano, si dice pulita se nel corso di tutto il ciclo di produzione
e distribuzione evita l’immissione nell’ambiente di inquinanti che metterebbero
in pericolo la salute dei cittadini e l’equilibrio del pianeta.
Si definisce energia
alternativa quella prodotta senza l’utilizzo di combustibili fossili (gas
naturale, petrolio e carbone), i quali nonostante siano altamente inquinanti costituiscono
ancora l’84% delle fonti energetiche a livello mondiale. I combustibili fossili
vengono utilizzati su larga scala a partire dal 1700 (Rivoluzione industriale)
perché forniscono una grande quantità di energia per unità di volume, sono
facilmente trasportabili e perché in origine il
loro costo era basso. La combustione di queste materie prime provoca effetti
devastanti quali piogge acide, effetto serra, inquinamento delle acque del mare
e delle falde acquifere sotterranee e diffusione di polveri sottili
responsabili di patologie respiratorie e carcinomi. Un altro svantaggio dei
combustibili fossili è che sono destinati ad esaurirsi.
L’Italia utilizza
per la produzione di energia elettrica principalmente il gas naturale. La conseguenza di ciò è che paghiamo il prezzo più
alto in Europa per il chilowattora.
Un’energia alternativa ai combustibili fossili ma non rinnovabile, cioè non inesauribile,
è quella nucleare che comporta
indubbi rischi per la popolazione domiciliata nei pressi delle centrali, senza
contare il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, difficili da stoccare e pericolose durante il trasporto. L’Italia ha avuto in funzione 4
centrali nucleari dal 1963 al 1990 che coprivano il 4% del fabbisogno
energetico nazionale, abrogate con il noto referendum del 1987, ancora in fase
di smantellamento.
FONTI DI ENERGIA PULITA
Le fonti di energia
pulita sono contemporaneamente alternative
e rinnovabili, cioè derivano da risorse
naturali che si rigenerano alla stessa velocità con cui vengono consumate, e
stanno diventando sempre più competitive, oltre a consentirci di consegnare
alle generazioni future un pianeta meno inquinato.
Una fonte di energia alternativa e rinnovabile che l’uomo
sfrutta da millenni è quella idroelettrica
che trasforma l’energia potenziale di una massa d’acqua in caduta da una
certa altezza in energia cinetica, convertibile poi in energia elettrica grazie
ad un alternatore combinato ad una turbina. Questa fonte di energia pulita che copre il 16% del nostro fabbisogno comporta purtroppo
un elevato impatto ambientale.
Un’altra fonte di energia pulita è quella maremotrice, anch’essa già sfruttata
nell’antichità laddove il ritmico innalzamento e abbassamento del livello del
mare indotto dall’attrazione gravitazionale di Sole e Luna provoca maree utilizzabili
per produrre energia elettrica. Questa forma di energia prevede costi di installazione elevati, erosione delle
coste e disturbo dell’ecosistema da parte delle turbine semisommerse, però sono
attualmente centinaia i progetti pensati per migliorarne l’utilizzo.
L’energia pulita fornita dal vento è a basso costo, ma per il momento copre soltanto l’1% del
fabbisogno mondiale. Anche le turbine eoliche disturbano abbastanza il paesaggio.
L’energia solare,
impiegabile anche in ambito industriale, in aree climatiche favorevoli potrebbe coprire
il 74% del fabbisogno. Inizialmente
assai costosa, grazie ai miglioramenti continui dei progetti è in continua
crescita.
L’energia geotermica sfrutta
il vapore presente nel sottosuolo di aree vulcaniche, trasformabile in energia
elettrica per mezzo di un alternatore. L’Italia è stata la prima nazione al
mondo a sfruttare questa fonte con l’impianto installato a Larderello nel 1904.
Attualmente la geotermia viene utilizzata soltanto per l’1% della produzione mondiale di energia,
ma potrebbe soddisfare pienamente i bisogni energetici di tutto il pianeta, in
maniera assolutamente pulita e sicura.
Comporta però anche svantaggi: il costo di trivellazione è elevato e
l’impatto sull’ambiente non è trascurabile.
Anche la biomassa,
cioè la frazione biodegradabile dei residui di origine biologica provenienti dall’allevamento,
dall’agricoltura e dai rifiuti domestici, urbani e industriali è una fonte di
energia pulita e rilascia nell’ambiente quantità irrisorie di inquinanti. Questa
fonte di energia a basso costo copre il 16% degli usi energetici del pianeta e si sta diffondendo sempre più.
CONCLUSIONI
A causa dell’inquinamento da combustibili fossili, Il clima
del pianeta sta rapidamente cambiando e le malattie mortali stanno aumentando
in maniera esponenziale. È nostro dovere attuare uno sviluppo che sia
sostenibile per il pianeta, cercando di sensibilizzare i governi affinché non
fermino gli investimenti sulle energie pulite e rinnovabili. Lo dobbiamo
soprattutto alle generazioni future.