domenica 21 luglio 2013

Un romanzo che non deve mancare nella nostra libreria: "Il grande Gatsby"




Il grande Gatsby  non ebbe grande successo allorché venne pubblicato a New York nel 1925, ma è stato poi rivalutato alla morte dell’autore avvenuta nel 1940 e vanta ben quattro trasposizioni cinematografiche nel 1929, 1949, 1974 e 2013. Come spesso accade, la recente uscita del film interpretato dal famoso Leonardo di Caprio sta suscitando in molti il desiderio di leggere l’omonimo romanzo che da qualche tempo era stato dimenticato, facendone impennare le vendite. Il grande Gatsby è sicuramente ben scritto, tanto da essere oggi ritenuto uno dei più grandi romanzi americani del secolo.

Francis Scott Key Fitzgerald, statunitense, è stato attivo protagonista di quella che viene chiamata Età del jazz, infatti ha trascorso la sua giovinezza durante gli anni Venti  dedicandosi ad eccessi quali alcolismo e vita da playboy, tra feste eleganti a New York e nelle ville della Costa Azzurra e corse su auto fuoriserie, atti che servivano  a mascherare un vero disagio generazionale.

Il grande Gatsby, dei cinque romanzi di Fitzgerald, di cui uno rimasto incompiuto a causa della sua morte prematura per infarto, è il migliore. Il protagonista della storia è James Gatz, figlio di poveri contadini del nord Dakota, che fugge appena diciassettenne da quell’ambiente di cui non si sente parte  per costruirsi una nuova identità prendendo lo pseudonimo di  Jay Gatsby.

Jay Gatsby vuole vivere un’esistenza avventurosa e per prima cosa decide di arruolarsi. Durante un soggiorno a Louisville si innamora dell’ereditiera  diciottenne Daisy Fay, ma la Prima guerra mondiale presto lo separa dalla sua amata. Lei lo aspetta per un po’ ma poi non ricevendo sue notizie, pensando di non rivederlo mai più, si rassegna e sposa il giocatore di polo di Chicago Tom Buchanan.

Nel frattempo  Gatsby, una volta terminata la guerra, frequenta Oxford dove prosegue la sua trasformazione in rampollo elegante, quindi torna negli Stati Uniti d’America e per arricchirsi in fretta si dedica al contrabbando e ad altre attività illecite. Il suo chiodo fisso però è sempre Daisy Fay:  avendo saputo che si è sposata e che trascorre le vacanze estive a West Egg, promontorio della baia di Long Island, il protagonista della storia compra una villa proprio di fronte alla casa che lei condivide con il marito.

Quasi tutta la trama del romanzo si svolge nell’estate del 1922 tra New York e Long Island, narrata dal giovane vicino di casa Nick Carraway, cugino di Daisy. Gatsby per attirare l’attenzione di Daisy organizza affollate feste quotidiane nella sua villa, aperte praticamente a chiunque, e quando finalmente la incontra risboccia tra loro l’inevitabile scintilla d’amore. Anche il marito di Daisy ha un’amante, che  muore una sera investita da un’auto. Geloso di Gatsby, Tom Buchanan per liberarsene fa credere al marito della donna che sia lui il responsabile della sua morte, provocando il tragico epilogo della storia.

Il grande Gatsby si snoda in una prosa scorrevole caratterizzata dal sapiente intreccio di avvenimenti presenti con quelli passati, affrontando  temi  quali la sconfitta dei miti del sogno americano, la solitudine, l’indifferenza, la mancanza di affetti autentici, il peccato e il castigo. Il protagonista è il classico eroe romantico, che vive soltanto per inseguire un sogno ed è disposto persino a morire per esso.

 

giovedì 18 luglio 2013

"E l'eco rispose", il terzo attesissimo romanzo di Khaled Hosseini



Come può un padre spiegare ai propri figli di essere costretto a venderne uno per salvare gli altri? Nel commovente romanzo "E l’eco rispose" di Khaled Hosseini  il manovale afghano Sabur riesce a spiegarlo raccontando la favola di un padre che, dopo avere tirato a sorte, consegna a un orco il suo figlio prediletto per poter salvaguardare gli altri. Suo figlio Abdullah, dodicenne, capisce che ciò sta per accadere anche nella realtà quando  Sabur decide di portare la piccola sorellina Pari a Kabul a piedi, trainandola su di un carretto rosso. Il ragazzino cerca di opporsi alla dolorosa separazione con tutte le proprie forze, ma il destino di questa famiglia e di tutti i loro discendenti è ormai segnato.

La storia di E l’eco rispose, uscito in contemporanea mondiale il 21 giugno 2013, si snoda dagli anni Quaranta fino al 2011, con la guerra in un Afghanistan  trafitto da conflitti interni ed interessi internazionali che fa da sfondo. L’autore Khaled Hosseini è nato a Kabul e come molti suoi connazionali si è rifugiato negli Stati Uniti con la propria famiglia nel 1980, nel periodo in cui l’Unione Sovietica aveva invaso il suo Paese per appoggiare la Repubblica Democratica dell’Afghanistan contro i mujaheddin  sostenuti da altre nazioni tra cui gli Stati Uniti d’America. La successiva guerra civile tra il ’92 e il ’96 è stata combattuta tra  le truppe governative e i mujaheddin, mentre la guerra iniziata nel 2001 contro i talebani e al-Qaida è tuttora in corso.

I protagonisti di questo romanzo sono più di uno, o forse sarebbe meglio dire che la vera protagonista è la famiglia, il nido dal quale quando si diventa adulti si deve prendere il volo; purtroppo se lo si lascia troppo presto il distacco è lacerante, lasciando la sensazione che per tutta la vita non si potrà mai essere felici, perché qualcosa di fondamentale è venuto a mancare. In questa storia c’è anche chi invece il nido non lo vuole lasciare per paura della vita al di fuori, adducendo la scusa di doversi prendere cura dei parenti invalidi.

Khaled Hosseini è capace di narrare con delicatezza e ad emozionare il lettore aiutandolo a comprendere quanto conti il luogo nel quale per destino si è nati, quanto le nostre scelte vadano a risuonare attraverso le generazioni future e quanto oggi grazie alla Rete sia possibile recuperare relazioni spezzate come un tempo sarebbe stato praticamente impossibile. 

Sono emozionato alla prospettiva di condividere questo nuovo libro con tutti i miei lettori”, ha affermato recentemente  l’autore, che con il suo modo di narrare ci fa percepire perfettamente di voler comunicare un importante messaggio. Khaled Hosseini è un grande uomo, medico e membro dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati; quando può torna in Afghanistan per aiutare tutti i connazionali meno fortunati di lui.
 
                                                                                         Francesca Paolillo