Il ragazzo invisibile segna il ritorno del regista e
sceneggiatore Gabriele Salvatores al
genere Fantasy, da lui già
collaudato più volte in passato con successo.
Si tratta di un film
drammatico che utilizza la fantascienza
per indurre gli spettatori adulti a calarsi nei panni degli adolescenti più
introversi, facilmente vittime di soprusi e bullismo, i quali solo utilizzando la fantasia possono fuggire da
una realtà capace di indurre nelle loro menti malesseri potenzialmente devastanti.
Il ragazzo invisibile è il dodicenne Michele (interpretato dal giovane Ludovico Girardello), un
ragazzino timido come tanti, nascostamente innamorato della bella compagna di
classe Stella e soggetto quotidianamente alle pesanti angherie dei bulli all’interno
della scuola. Michele scopre di
essere stato adottato in fasce dalla madre Giovanna
(Valeria Golino), poliziotta
single, e di avere l’incredibile capacità di rendersi invisibile agli occhi
degli altri, proprio come i supereroi.
All’improvviso compare nella sua vita il
vero padre, il quale gli racconta che anche egli stesso e la propria compagna sono dotati di superpoteri e proprio a causa di questi hanno dovuto
abbandonarlo appena nato, per salvarlo da un gruppo di paramilitari russi
intenti a formare formare un esercito di persone superdotate.
Michele solo allorché
diventa del tutto invisibile si accorge di poter riuscire a conquistare il
cuore della bella Stella, trovando poi il coraggio di reagire ai bulli che lo
perseguitano e, una volta raggiunta la piena padronanza dei suoi poteri, addirittura di uccidere i cattivi paramilitari russi che lo stanno braccando per integrarlo nel
loro esercito. Una volta risolti i suoi
problemi, Michele decide di tornare ad
una vita normale e di seppellire il suo
segreto in profondità.
Sullo sfondo della magica Trieste, Salvatores in questo film drammatico fa muovere personaggi da
fumetto utili a rappresentare gli adolescenti incompresi in fuga dalla realtà, prede sia del desiderio sia del terrore di
diventare totalmente invisibili alle persone che a loro stanno più a cuore.