martedì 30 dicembre 2014

Recensione del film “Il ragazzo invisibile” diretto da Gabriele Salvatores



Il ragazzo invisibile segna il ritorno del regista e sceneggiatore Gabriele Salvatores al genere Fantasy, da lui già collaudato più volte in passato con successo.

Si tratta di un film drammatico che utilizza la fantascienza per indurre gli spettatori adulti a calarsi nei panni degli adolescenti più introversi, facilmente vittime di soprusi e bullismo, i quali solo utilizzando la fantasia possono fuggire da una realtà capace di indurre nelle loro menti malesseri potenzialmente devastanti.

Il ragazzo invisibile è il dodicenne Michele (interpretato dal giovane Ludovico Girardello), un ragazzino timido come tanti, nascostamente innamorato della bella compagna di classe Stella e soggetto quotidianamente alle pesanti angherie dei bulli all’interno della scuola. Michele scopre di essere stato adottato in fasce dalla madre Giovanna (Valeria Golino), poliziotta single, e di avere l’incredibile capacità di rendersi invisibile agli occhi degli altri, proprio come i supereroi. 

All’improvviso compare nella sua vita il vero padre, il quale gli racconta che anche egli stesso e la propria compagna sono dotati di superpoteri e proprio a causa di questi hanno dovuto abbandonarlo appena nato, per salvarlo da un gruppo di paramilitari russi intenti a formare formare un esercito di persone superdotate.

Michele solo allorché diventa del tutto invisibile si accorge di poter riuscire a conquistare il cuore della bella Stella, trovando poi il coraggio di reagire ai bulli che lo perseguitano e, una volta raggiunta la piena padronanza dei suoi poteri, addirittura di uccidere i cattivi paramilitari russi che lo stanno braccando per integrarlo nel loro esercito.  Una volta risolti i suoi problemi,  Michele decide di tornare ad una vita normale e di seppellire  il suo segreto in profondità.

Sullo sfondo della magica Trieste, Salvatores  in questo film drammatico fa muovere personaggi da fumetto utili a rappresentare gli adolescenti incompresi in fuga dalla realtà,  prede sia del desiderio sia del terrore di diventare totalmente invisibili alle persone che a loro stanno più a cuore.