Oggi più che mai la nostra vita è
diventata talmente frenetica da farci perdere il contatto con la nostra vera
natura. Il romanzo breve Qualcosa ad opera della
scrittrice e conduttrice romana Chiara Gamberale racconta la storia di
una principessa di nome Qualcosa di
troppo, figlia di Qualcuno di
importante e di Una di noi. La
piccola si dimostra da subito una bambina difficile da gestire, dagli
atteggiamenti eccessivi e senza limiti. Viene molto viziata dalla famiglia e
dalla servitù, però verso i tredici anni la morte della madre le fa conoscere il vero dolore.
Questo grave lutto all’improvviso
le fa sentire un grande vuoto interiore, un buco al posto del cuore, e la
frenesia con cui aveva convissuto fino a quel momento lascia il posto alla
totale apatia, finché Qualcosa di troppo
incontra il suo primo vero amico, il Cavalier
Niente. Questo ragazzino mingherlino dagli occhiali spessi è molto saggio e le fa scoprire il valore prezioso del non fare. Fischiettare, osservare il
lento moto delle nuvole nel cielo,
fantasticare sono le non attività a
cui i due ragazzini si dedicano riuscendo a raggiungere il colmo della felicità. Presto però tutto ciò non basta più a Qualcosa di troppo che decide di abbandonare
l’amico per lasciarsi avviluppare dalle lusinghe dei social network chiudendosi
in casa ad elemosinare i “mi piace”.
Suo padre vedendo la principessa sempre
più pallida e apatica decide che è giunto il momento di farla maritare e la
induce a frequentare cinque pretendenti
per un mese ciascuno. In ognuno di loro all’inizio Qualcosa di troppo crede di avere trovato l’amore, uniformandosi in
tutto e per tutto alle abitudini del partner come fanno spesso le donne, ma
presto si rende conto che nessuno dei pretendenti può essere la sua anima
gemella. A questo punto torna sulla scena il suo amico Cavalier Niente in veste di grillo parlante. Accade poco dopo un altro
fatto tragico, ma il finale è a lieto fine.
Qualcosa è una fiaba dal
contenuto assai profondo che fa riflettere sul senso di una vita affettivamente
vuota ma piena di troppi stimoli al punto che il niente e la noia arrivano persino a fare paura. Qualcosa
è quella parte di noi di cui ci dobbiamo riappropriare riconoscendo il nostro Io, non solo nel difficile periodo dell’adolescenza ma anche nell’età
adulta.
La scrittura semplice ma poetica
e ritmica e le sagaci illustrazioni che la accompagnano ad opera del quotato fumettista Tuono Pettinato rendono questo libro di
piacevolissima lettura, offrendo spunti di riflessione profonda su amicizia,
amore e senso di una vita troppo piena di stimoli sovrabbondanti che ci rendono
deboli e incapaci di affrontare la realtà.