venerdì 23 marzo 2018

Una testimonianza toccante sul caso Weinstein: “Brave. Il coraggio di parlare”



Si parla molto delle molestie subìte da giovani attrici da parte di produttori e registi depravati, forti del loro immenso potere nello star system.  A volte ci viene facile commentare: “Lei se la è cercata, salendo nella camera d’albergo di quell’uomo non poteva non sapere a cosa andava incontro”, “Ha fatto carriera grazie al suo corpo, cosa ha da lamentarsi oggi, vent’anni dopo i soprusi?”, oppure “Se non c’è stata penetrazione non si tratta di una vera violenza”.

Nel libro Brave. Il coraggio di parlare (brave significa "coraggiosa") la quarantacinquenne Rose McGowan, attrice, regista e cantante, nota in Italia soprattutto per la sua recitazione nella serie televisiva Streghe,  racconta le sue tragiche esperienze mettendosi totalmente a nudo per invitare  le donne a non sottomettersi alla perversione di maschi depravati e per incitare gli uomini veri a non rendersi complici degli orchi tacendo.

Secondogenita di otto figli, nata a Certaldo in Toscana nella setta pseudoreligiosa Bambini di Dio da genitori statunitensi (il padre era un artista dalla natura violenta e la madre una scrittrice dalla mente instabile), fin da piccola Rose si è dovuta confrontare con la pedofilia, la misoginia e la poligamia.  Fuggita dalla comunità con la sua famiglia all’età di nove anni, vagò dapprima per l’Europa, per trasferirsi in Canada e poi negli Stati Uniti. L’instabilità dei suoi genitori la portò a vivere in strada fin dalla prima adolescenza e a chiedere a un giudice l’emancipazione dalla famiglia a soli quindici anni.

Scoperta per caso da un produttore, Rose debuttò a Hollywood a diciassette anni, ma questo incontro che le era  sembrato un colpo di fortuna da favola presto si trasformò in un incubo. Intrappolata in un mondo gestito esclusivamente da uomini misogini, vista puramente come un oggetto sessuale, entrò presto in crisi e riuscì a sopravvivere solo grazie a  una tecnica di isolamento nello spazio privato della sua mente che aveva architettato già da bambina.

Nel 2017, finalmente forte e sicura di sé grazie a  pesanti terapie, Rose fu tra le prime donne a denunciare pubblicamente le molestie subite dal produttore Harvey Weinstein.
Brave. Il coraggio di parlare è un libro crudo, in cui Rose espone tutto il marcio dello star system rendendo pubblici nomi e cognomi delle persone implicate, sperando che scoperchiare quel vaso possa dare la forza a chi ha subìto per uscire allo scoperto come lei e sentirsi finalmente una donna libera.



Francesca Paolillo