Nelle storie romantiche capita
spesso che una ragazza di ceto sociale altoborghese si innamori di un ragazzo
che viene dai bassifondi: probabilmente ognuno di noi ha bisogno di compiere incursioni
in un mondo che non conosce e che lo affascina e tutti siamo attratti dal
dissimile. Nel romanzo Splendore della scrittrice e attrice
italo-irlandese Margaret Mazzantini il
giovane romano di buona famiglia Guido
prova una forte attrazione per il coetaneo figlio del custode dello stabile di
nome Costantino.
Ambedue provano vergogna e
senso di colpa allorquando si rendono conto di provare un forte sentimento e
vivono l’omosessualità come un peccato da scontare, imponendo alla loro storia
d’amore ostacoli quasi insormontabili.
Gli anni passano e i due
ragazzi diventano uomini maturi. Costantino
si sposa e ha due figli, il secondo dei quali disabile. Guido non può procreare e, dopo avere profondamente sofferto nell’infanzia
per le protratte assenze della madre, cerca conforto e sollievo in donne dall’istinto
materno alla ricerca di una certa stabilità affettiva, ma spesso un reiterato
senso di angoscia e inutilità lo rende facile preda di alcool e droghe.
Nell’ombra
i due protagonisti della storia hanno saltuari incontri clandestini, a volte anche
disperatamente violenti, ma ogni volta si vedono costretti ad allontanarsi l’uno
dall’altro in preda ad insicurezze e dubbi.
Quando
alla soglia della vecchiaia cominciano finalmente a sentirsi più liberi di
vivere il loro amore, vengono ferocemente aggrediti mentre si trovano appartati
in una grotta sul litorale tra Calabria e Puglia. Dopo questo avvenimento in
cui ambedue rischiano di perdere la vita, qualcosa si spezza nel loro rapporto
e Costantino, il più abituato alle
rinunce e ai sacrifici, va in cerca dell’assoluzione fino al colpo di scena
finale.
Questo coraggioso romanzo
ricco di emozioni ci dice che è in primis chi si sente diverso a dover
accettare senza vergogna il proprio modo di essere. Lo splendore è un breve bagliore che si manifesta nei rari istanti in
cui si riesce ad essere se stessi, anche se a caro prezzo. In ogni caso questa è una profonda storia d’amore
tessuta con attenzione, in grado di superare distanze geografiche e culturali, che
racconta magistralmente la fragilità umana attraverso le diverse fasi della
vita.