Anna De
Zuani narra nella sua prima opera la storia vera del legame profondo tra lei e
la sua dobermann Kriss . È il millenovecentosettantanove quando l’autrice
trova un cucciolo ferito in mezzo a una
strada di campagna e con una certa riluttanza decide di ospitare la bestiola in casa propria. L’amore tra loro
non nasce immediatamente ma a poco a poco, da quando la dobermann con una zampa interamente ingessata si
trascina verso la sua salvatrice seduta in poltrona e la guarda con i suoi
“occhi tondi” mendicando una carezza.
Nasce così uno splendido rapporto fatto di giri di valzer, lecchini sul
naso, corse sulla spiaggia in Sardegna e poi dopo un rocambolesco trasloco nel
giardino della nuova casa sul Lago Maggiore. Purtroppo i nostri amici a quattro
zampe conducono una vita molto più breve della nostra e prima o poi ci tocca
separarcene con grande dolore. Kriss
dopo tredici anni si ammala gravemente e sopporta la sofferenza con grande
dignità: “questa bestia mi insegnava che nello scorrere della vita c’è magia,
che nella fine c’è dolcezza”. La
sofferenza di Kriss non è stata vana, perché grazie a lei Anna De Zuani ha
imparato ad amare e accudire tanti altri cani abbandonati, collaborando anche
con la Lega Anti Vivisezione.
Francesca Paolillo