Andrea Vitali si esprime anche in questo romanzo nel suo
consueto linguaggio marcatamente lombardo, conferendo ai personaggi un
innegabile verismo. La storia si svolge nel ventennio fascista a Bellano,
ridente cittadina che si protende sulla riva orientale del lago di Como, della
quale l’Autore che ivi è nato conosce bene cronache e racconti popolari, infatti egli stesso afferma:
“Ho cominciato a rubare storie per
restituirle su carta”.
Il protagonista Lidio, neodiplomato figlio unico di una
madre vedova molto dispotica e assillante, diventa uomo all’improvviso grazie
ad una appassionata avventura con la svizzera disinibita Helga che trascorre a
Bellano le vacanze estive. La consapevolezza di poterla sposare solo se ricco
lo stimola ad ingegnarsi per raggiungere lo scopo di avere la bella ragazza
tutta per sé, e ad un certo punto anche la fortuna sembra essere dalla sua
parte, ma in una cittadina di provincia dove è impossibile che un segreto si
mantenga tale sono diversi i personaggi che tentano di intralciare i suoi progetti
misteriosi. Tra le pagine di questo
esilarante romanzo in certi punti un po’ pruriginoso e consigliabile ad un
pubblico adulto, ritroviamo alcuni personaggi tipici della commedia
dell’arte: il dottore, il prevosto, il
carabiniere, il farmacista, e donne molto belle o talmente brutte “da far
venire il mal di pancia”, i quali si muovono perfettamente a proprio agio nella
storia che è ben costruita soprattutto nei dialoghi e cattura l’attenzione del
lettore dalla prima all’ultima pagina.
Francesca Paolillo