sabato 3 dicembre 2016

“L’imperfetta meraviglia” di Andrea De Carlo


Quando due anime gemelle si incontrano per la prima volta, scatta tra loro una sorta di riconoscimento e l’attrazione reciproca diventa una connessione di tipo magnetico. Nel libro L’imperfetta meraviglia, diciannovesimo romanzo di Andrea De Carlo, sullo sfondo della romantica Provenza autunnale la giovane gelataia italiana Milena Migliari  incontra la rockstar inglese di mezza età Nick Cruickshank e tra loro si instaura subito una speciale sintonia.

Milena non è una gelataia qualsiasi, ma un’artista che con l’estro di un’alchimista miscela sapori genuini e inusuali, impegnandosi in prove su prove alla ricerca del gusto perfetto. Delusa dall’egoismo e dalla prevaricazione del genere maschile, la giovane donna ha una relazione con la stabile e forte Viviane, ma presto si ritrova a dover affrontare le stesse problematiche delle coppie eterosessuali, tra cui l’ardente desiderio dell’altra di avere un bambino.

Nick ha cinque figli sparsi per il mondo e sta per sposarsi per la terza volta, ma sta vivendo una fase di crisi esistenziale che lo porta a continui litigi e desideri di fuga.

Milena e Nick si trovano più volte nello stesso luogo allo stesso istante, e ogni volta si accorgono di specchiarsi l’uno nell’altro. Più razionale lei, più istintivo lui, ma simili nel profondo, sanno riconoscersi reciprocamente senza bisogno di tante parole. 

L’imperfetta meraviglia, il cui autore è anche musicista, ha il ritmo del rock e la leggerezza della commedia, andando a toccare argomenti molto discussi attualmente quali la fecondazione assistita, la paura del terrorismo e la diffidenza verso l’altro rappresentata dai passanti assai dubbiosi nel vedersi offrire un gelato gratuito.


Nel romanzo, L’imperfetta meraviglia si riferisce alla piacevole ma effimera scioglievolezza di un buon gelato riferibile al bello della vita che cambia e si modifica. L’uomo moderno ha la capacità di essere spesso la fonte della propria infelicità, nel voler assecondare i desideri delle persone care andando contro la propria natura e nel tenere fede al proprio personaggio. A un certo punto, dopo tanti bivi non presi, occorre una scossa che ci aiuti a riprenderci in mano il nostro destino, affinché  possiamo esprimere finalmente ciò per cui siamo stati creati.