Per definizione, il
romanzo storico narra vicende accadute almeno cinquant’anni prima rispetto
a quando è stato scritto e il suo autore all’epoca dei fatti non deve essere
ancora nato.
Lo scrittore di questo genere tipicamente romantico, prima della
stesura del romanzo, deve operare una scrupolosa ricerca in modo da essere in
grado di ricostruire fedelmente usi, costumi e mentalità dei popoli vissuti nel
passato, limitando parecchio la sua libertà di inventiva. Il romanzo storico, nel quale convivono
personaggi realmente esistiti accanto a personaggi di pura invenzione, deve
risultare al lettore assolutamente credibile, verosimile e coinvolgente.
Il romanzo storico è
nato in Europa nell’Ottocento, periodo in cui il
nazionalismo dominante ben si prestava e rievocare la passata grandezza dei
popoli. Il capostipite di questo genere letterario è il romanzo Waverley
pubblicato da Walter Scott nel 1814, nel quale sullo sfondo dell’antica
Scozia e dei suoi conflitti sociali si muove un eroe dall’aspetto di un tranquillo
gentleman inglese. I romanzi di Scott risultano molto appassionanti e divertenti per
il lettore.
In Italia questo genere di romanzo si sviluppa non appena vi
vengono diffuse le opere di Walter Scott
tradotte nella nostra lingua, alle quali si ispira anche Alessandro Manzoni che nel 1827
pubblica la prima versione del romanzo I promessi sposi, ambientato a
Milano nel Seicento. Manzoni, che si
dimostra maestro di complicati intrecci e di fitti colpi di scena, è anche
capace di inimitabili descrizioni paesaggistiche, ma punta più a moralizzare il
lettore che a divertirlo.
Al romanzo storico classico possiamo affiancare i seguenti
generi, ugualmente apprezzati dai lettori:
- Ucronico
- Pseudostorico
- Fantastorico
(L'immagine è tratta dal sito www.edizionidomino.eu)