mercoledì 30 marzo 2016

Recensione del romanzo ”L’amore, quando tutto è perduto” di Isabelle Autissier


Capita a tutti, prima o poi, di percepire la routine quotidiana come una gabbia che tarpa le ali della libertà e di desiderare una nuova vita lontano dagli agi cittadini, ma di certo l’ambiente ideale per immergersi in una piacevole avventura non dovrebbe essere una gelida e deserta isola dell’Antartico.

I protagonisti di L’amore, quando tutto è perduto,  finalista al Premio Goncourt, sono i trentenni  Ludovic e Louise, una felice coppia parigina a cui sembra non mancare nulla. Desiderosi di assaporare la vera libertà, i due ragazzi decidono di trascorrere un anno sabbatico  in giro per il mondo viaggiando su una piccola barca a vela. Dopo avere toccato diverse mete più o meno turistiche, Ludovic e Louise decidono di tentare un’escursione fuori rotta sull’isola deserta di Stromness, circondata da un mare gelido disseminato di iceberg,  nell’Oceano Atlantico vicino al Polo Sud.

Il destino in agguato dietro l’angolo, mentre Ludovic e Louise a causa dell’arrivo di una tempesta si rifugiano in una base baleniera abbandonata da anni, fa sparire la barca  dei due malcapitati lasciando loro  soltanto uno zaino contenente un piccolo kit di sopravvivenza.

Il soggiorno dei due ragazzi a stretto contatto con una natura ostile e selvaggia dura otto interminabili mesi durante i quali  per nutrirsi essi si vedono costretti a  uccidere i miti pinguini a randellate e a cercare di catturare qualche otaria o qualche topo. Ludovic e Louise vivono di veri stenti fino al punto che il loro amore nonostante fosse immenso svanisce e ognuno inizia a pensare soltanto a sopravvivere, rasentando in alcuni momenti anche la pazzia. La natura brutale dell’isola inospitale fa tornare a galla gli istinti più primitivi della coppia e alla fine della cruda esperienza sopravvivrà solo uno dei due.


L’autrice del romanzo  Isabelle Autissier, velista parigina di fama mondiale e Presidente del WWF Francia, narra una vicenda estrema scevra di romanticismo in cui la conquista dell’avventura ha un prezzo assai salato, mettendo le anime dei protagonisti  completamente a nudo e facendo riflettere il lettore sulle relazioni umane messe alla prova in situazioni in cui in gioco è la  cruda sopravvivenza.