martedì 13 novembre 2012

Recensione del romanzo "Di tutte le ricchezze" di Stefano Benni


Il protagonista del romanzo è Martin, professore settantenne che da tempo si è ritirato a vivere in campagna con il suo cane Ombra. L’anziano dal bianco ciuffo possiede diverse doti eccezionali, tra cui  il saper parlare con gli animali. Da quando suo figlio si è trasferito in America conduce una vita da scapolo in una casa disordinata, indossando abiti consunti e padellati, con l’unico impegno di scrivere articoli sulla vita di un misterioso poeta morto in manicomio, soprannominato “Catena”. Un giorno però accade che nel casolare accanto al professore  si stabilisca una coppia, lui mercante d’arte sull’orlo del fallimento e lei bellissima attrice  e ballerina ventottenne. Martin frequentando la ragazza bionda dagli occhi azzurri che tanto assomiglia al suo più  grande amore del passato  vive una seconda giovinezza: “Da quando sono arrivati i nuovi vicini, il cielo della mia solitudine si è riempito di nubi. Alcune candide, altre tempestose”. Persino i nomi delle due donne sono simili: Michela e Michelle.

Questo romanzo, scritto alternatamente il prima e in terza persona, cattura le emozioni del lettore portandolo fino al riso e  fino al pianto. È una storia delicata e pervasa di un ottimismo che in tempi oscuri come quelli che stiamo vivendo oggigiorno riscalda il cuore.

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