mercoledì 16 aprile 2014

Recensione del film “Un matrimonio da favola” scritto dai fratelli Carlo ed Enrico Vanzina con Edoardo Falcone


Ridere giova fortemente alla nostra salute. Per questo motivo, ogni tanto è bene alternare ai film cosiddetti “impegnati” la visione di pellicole capaci di farci assaporare il sottile piacere dell’umorismo. I fratelli Vanzina, presenti nel panorama del cinema italiano dal 1976 con 60 film all’attivo, sanno ben osservare la realtà, per poi raccontarcela con l’unico intento di diffondere il buonumore.

Il film Un matrimonio da favola diretto da Carlo Vanzina  è una commedia corale con un cast di tutto rispetto che fa sbellicare dalle risate, utilizzando le gag classiche del cinema italiano, inserite però nella realtà a noi più vicina, capace di rappresentare un’Italia che non si rassegna nonostante tutto.

La pellicola inizia con una partita di calcetto fra 5 amici che frequentano insieme la Scuola media superiore a Roma.  Vent’anni dopo, quello che un tempo era il più sfigato del gruppo appare l’unico realizzato nella vita, prossimo al matrimonio con la figlia del presidente della banca di Zurigo presso la quale è impiegato, mentre gli altri non hanno per niente coronato i propri sogni giovanili, sopravvivendo a giornate sempre uguali.

L’invito al matrimonio dell’ex compagno di classe Daniele con la bella Barbara è l’occasione per una rimpatriata intrisa della complicità di un tempo, in una girandola di esilaranti equivoci a volte anche dolceamari, che si sviluppano nello spazio di un weekend, trascorso in un hotel svizzero da sogno.

Ritrovare i compagni di un tempo fa riemergere la vera natura per lo più nascosta anche a se stessi di tutti e 5 gli amici, i quali dopo questa seppur breve avventura non potranno più essere gli stessi.


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