Youth – La giovinezza, scritto e diretto da Paolo Sorrentino, tratta con poetica
delicatezza il tema del tempo che scorre inesorabilmente. Teatro della vicenda
è un elegante albergo termale delle Alpi
svizzere dove gli ospiti hanno a disposizione anche un moderno centro
benessere, nonché piacevoli spettacoli di intrattenimento serale.
Protagonista della storia è l’ottantenne compositore e direttore
d’orchestra Fred, interpretato da Michael Caine, in vacanza con la figlia
e assistente Leda, interpretata da Rachel Weisz.
Fred è un uomo apparentemente apatico e indifferente al mondo
esterno, ma in realtà si sa dimostrare un attento osservatore del microcosmo costituito
dai bizzarri clienti dell’albergo che lo ospita, tra i quali un palleggiatore
sosia di Maradona, una procace Miss Universo, un religioso orientale intento alla
levitazione, un attore insoddisfatto, un alpinista sfegatato, una coppia agée e
l’amico coetaneo Mick (interpretato
da Harvey Keitel), regista che sta
lavorando al suo ultimo film-testamento senza riuscire a concluderlo.
Fred non ha le
caratteristiche di un nonno, ma di un padre che guarda con curiosità e affetto
alla vita confusa della figlia, di un uomo che è ancora capace di apprezzare la bellezza del
corpo di una giovane come Miss Universo, però si rammarica di non ricordare ormai
più il volto dei suoi genitori. Nel corso della storia l’anziano musicista si
rende conto che l’unico modo di restare giovani, almeno nell’animo, è di vivere
appieno le proprie emozioni.
Paolo Sorrentino,
ormai riconosciuto maestro del cinema a
livello internazionale, con questo film mostra indubbia maturità ed
intelligenza nel descrivere con la sua minuziosa sceneggiatura angosce e
segreti della terza età, riuscendo anche ad evitare le eccessive stucchevolezze
del precedente film da Oscar La grande bellezza.
Youth – La giovinezza, film dal cast stellare, rappresenta un vero elogio alla leggerezza e, tra
battute di indubbio umorismo alternate a momenti di vero dramma, nel confronto
fra la giovinezza e la vecchiaia riesce a far emergere la forza della vita in
grado di donare all’uomo, dopo un periodo di buia malinconia e disinteresse che
può capitare a chiunque, una seconda giovinezza che non ha niente da invidiare all’entusiasmo
della gioventù.
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