giovedì 18 giugno 2015

Recensione del film "Youth - La giovinezza"


Youth – La giovinezza, scritto e diretto da Paolo Sorrentino, tratta con poetica delicatezza il tema del tempo che scorre inesorabilmente. Teatro della vicenda è un elegante albergo termale delle Alpi svizzere dove gli ospiti hanno a disposizione anche un moderno centro benessere, nonché piacevoli spettacoli di intrattenimento serale.

Protagonista della storia è l’ottantenne compositore e direttore d’orchestra Fred, interpretato da Michael Caine, in vacanza con la figlia e assistente Leda, interpretata da Rachel Weisz
Fred è un uomo apparentemente apatico e indifferente al mondo esterno, ma in realtà si sa dimostrare un attento osservatore del microcosmo costituito dai bizzarri clienti dell’albergo che lo ospita, tra i quali un palleggiatore sosia di Maradona, una procace Miss Universo, un religioso orientale intento alla levitazione, un attore insoddisfatto, un alpinista sfegatato, una coppia agée e l’amico coetaneo Mick (interpretato da Harvey Keitel), regista che sta lavorando al suo ultimo film-testamento senza riuscire a concluderlo.

Fred non ha le caratteristiche di un nonno, ma di un padre che guarda con curiosità e affetto alla vita confusa della figlia, di un uomo che è ancora capace di apprezzare la bellezza del corpo di una giovane come Miss Universo, però si rammarica di non ricordare ormai più il volto dei suoi genitori. Nel corso della storia l’anziano musicista si rende conto che l’unico modo di restare giovani, almeno nell’animo, è di vivere appieno le proprie emozioni.

Paolo Sorrentino, ormai riconosciuto maestro del cinema  a livello internazionale, con questo film mostra indubbia maturità ed intelligenza nel descrivere con la sua minuziosa sceneggiatura angosce e segreti della terza età, riuscendo anche ad evitare le eccessive stucchevolezze del precedente film da Oscar La grande bellezza.

Youth – La giovinezza, film dal cast stellare,  rappresenta un vero elogio alla leggerezza e, tra battute di indubbio umorismo alternate a momenti di vero dramma, nel confronto fra la giovinezza e la vecchiaia riesce a far emergere la forza della vita in grado di donare all’uomo, dopo un periodo di buia malinconia e disinteresse che può capitare a chiunque, una seconda giovinezza che non ha niente da invidiare all’entusiasmo della gioventù.


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