mercoledì 26 aprile 2017

Recensione del romanzo “Qualcosa” di Chiara Gamberale


Oggi più che mai la nostra vita è diventata talmente frenetica da farci perdere il contatto con la nostra vera natura. Il romanzo breve Qualcosa ad opera della scrittrice e conduttrice romana Chiara Gamberale racconta la storia di una principessa di nome Qualcosa di troppo, figlia di Qualcuno di importante e di Una di noi. La piccola si dimostra da subito una bambina difficile da gestire, dagli atteggiamenti eccessivi e senza limiti. Viene molto viziata dalla famiglia e dalla servitù, però verso i tredici anni la morte della madre le fa conoscere il vero dolore.

Questo grave lutto all’improvviso le fa sentire un grande vuoto interiore, un buco al posto del cuore, e la frenesia con cui aveva convissuto fino a quel momento lascia il posto alla totale apatia, finché Qualcosa di troppo incontra il suo primo vero amico, il Cavalier Niente. Questo ragazzino mingherlino dagli occhiali spessi è molto saggio e le fa scoprire il valore prezioso del non fare. Fischiettare, osservare il lento moto delle nuvole  nel cielo, fantasticare sono le non attività a cui i due ragazzini si dedicano riuscendo a raggiungere il colmo della felicità.  Presto però tutto ciò non basta più a Qualcosa di troppo che decide di abbandonare l’amico per lasciarsi avviluppare dalle lusinghe dei social network chiudendosi in casa ad elemosinare i “mi piace”.

Suo padre vedendo la principessa sempre più pallida e apatica decide che è giunto il momento di farla maritare e la induce a frequentare cinque pretendenti per un mese ciascuno. In ognuno di loro all’inizio Qualcosa di troppo crede di avere trovato l’amore, uniformandosi in tutto e per tutto alle abitudini del partner come fanno spesso le donne, ma presto si rende conto che nessuno dei pretendenti può essere la sua anima gemella. A questo punto torna sulla scena il suo amico Cavalier Niente in veste di grillo parlante. Accade poco dopo un altro fatto tragico, ma il finale è a lieto fine.

Qualcosa è una fiaba dal contenuto assai profondo che fa riflettere sul senso di una vita affettivamente vuota ma piena di troppi stimoli al punto che il  niente e la noia arrivano persino a fare paura. Qualcosa è quella parte di noi di cui ci dobbiamo riappropriare riconoscendo il nostro Io, non solo nel difficile periodo dell’adolescenza ma anche nell’età adulta.


La scrittura semplice ma poetica e ritmica e le sagaci illustrazioni che la accompagnano ad opera del quotato fumettista Tuono Pettinato rendono questo libro di piacevolissima lettura, offrendo spunti di riflessione profonda su amicizia, amore e senso di una vita troppo piena di stimoli sovrabbondanti che ci rendono deboli e incapaci di affrontare la realtà. 

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