Non ci sono
solo la tossicodipendenza e l’abuso di alcool, ma esistono anche tante
altre dipendenze pronte a sottrarci
autonomia e libertà e spesso ad alleggerirci il conto in banca fino
ad indebitare noi e i nostri familiari. C’è la sindrome da acquisto compulsivo
(oniomania) che ci spinge a comprare in maniera irrefrenabile, la quale
comprende anche il trading online e le aste in televisione. Ci sono poi il
sesso virtuale, il gioco d’azzardo, la dipendenza da un genitore o dal partner,
dai farmaci, dal cibo (anoressia e bulimia) o dal tabacco…
Per fortuna
dal 1990 esiste un servizio offerto dal Servizio Sanitario Nazionale con lo
scopo di curare e prevenire tutte le dipendenze e riabilitare le persone che di
conseguenza abbiano contratto patologie psicologiche o fisiche, coadiuvando anche i loro familiari; si contano più di 500
centri di Servizi per le Tossicodipendenze (SERT), presenti in tutte le nostre
regioni. Tali servizi non sono a pagamento, non è richiesta l’impegnativa del
medico curante e vengono garantiti l’anonimato ed il segreto professionale. In
organico ci sono le seguenti figure: medici, psicologi, sociologi, assistenti
sociali, educatori ed infermieri.Anche stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio italiano possono accedervi, anche se minorenni o provvisti di tesserino STP ma non in regola con le norme di ingresso e soggiorno.
I pazienti vengono seguiti nel tempo per valutare l’andamento e i risultati del trattamento e dove è possibile vengono anche reinseriti socialmente.
Francesca Paolillo
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