Se
abbiamo appena finito di scrivere un romanzo, è naturale che non ci basti
conservarlo in una cartelletta sotto forma di dattiloscritto: vorremmo senz’altro
vederlo troneggiare in bella vista nella vetrina di una libreria. Gli editori a
cui potremmo rivolgerci in Italia sono
centinaia. A quali di essi conviene inviare la nostra opera inedita? Guardiamo
tra i libri che abbiamo in casa quali editori hanno pubblicato i nostri romanzi
preferiti e visitiamo i loro Siti Web, nei quali possiamo trovare molte
informazioni riguardanti gli scrittori emergenti. Un buon metodo potrebbe
essere quello di inviare ogni mese due copie del romanzo, una ad una casa
editrice dal grande fatturato e una ad un piccolo editore, tenendo d’occhio
anche i concorsi per romanzi inediti di autori emergenti. Una volta trascorso un anno il riscontro sarà
più o meno il seguente: circa la metà degli editori non ci avrà neanche
risposto (ma non perdiamoci d’animo: qualcuno si fa vivo anche dopo più di un
anno dal ricevimento del dattiloscritto), un quarto ci avrà risposto con parole
gentili che al momento non è interessato e i rimanenti ci avranno risposto che
la nostra opera è interessante e che per pubblicarla l’Autore deve contribuire
economicamente. A questo punto a noi la scelta: pubblicare ad ogni costo o continuare
ad inviare il nostro romanzo ad altri editori finché qualcuno crederà in noi?
Se siamo sicuri che la nostra opera sia di valore non arrendiamoci mai, anzi
continuiamo a scrivere ed inviare altre storie, fiduciosi che prima o poi un
editore lungimirante saprà apprezzarci.
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