venerdì 4 ottobre 2013

Recensione del romanzo “La risposta è nelle stelle” di Nicholas Sparks






Il romanzo La risposta è nelle stelle, scritto dallo statunitense Nicholas Sparks, si apre con un tragico  incidente d’auto  avvenuto lungo un dirupo innevato del North Carolina. L’anziano ebreo veterano di guerra Ira Levinson, incastrato tra le lamiere della sua Chrysler, ferito, semincosciente e infreddolito, durante l’interminabile e forse inutile attesa dei soccorsi imposta un dialogo immaginario con la sua amata moglie Ruth, deceduta nove anni prima, ripercorrendo con lei gli ultimi cinquant’anni della propria vita. La storia di Ira e Ruth è stata contraddistinta da vero amore reciproco e da una profonda passione per l’arte che li ha portati a collezionare nel tempo numerose opere di valore inestimabile, le quali in assenza di eredi vengono messe all’asta.
Parallelamente, pochi mesi prima nasce una storia d’amore appassionata e travagliata tra il cowboy Luke e la bella ventunenne studiosa di arte Sophia. Il destino farà incontrare i tre protagonisti della storia, il cui titolo originale è The longest ride o “la più lunga cavalcata”, nel paesaggio innevato di Black Mountain, cambiando per sempre il corso della vita dei due ragazzi.

L’autore, non nuovo a storie in cui predominano l’amore e il destino segnato nelle stelle, descrive con romantica poesia personaggi ben delineati che sono tutti combattenti e sanno raggiungere i propri obiettivi con il sudore della fronte. La prosa di questo romanzo è semplice, ma i suoi contenuti sono in grado di far riflettere il lettore, sottolineando fra tutti il valore dell’onestà  e il concetto che l’amore è il bene più prezioso che l’uomo possa conquistare. L’epilogo struggente chiude perfettamente questa bella storia che potremo vedere sugli schermi cinematografici nel 2015.

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