domenica 16 ottobre 2016

Un romanzo che piace alle donne ma non solo: "L'amore molesto" di Elena Ferrante


Il rapporto madre-figlia, certamente assai complesso, è stato più volte sviscerato nei romanzi in tutte le sue sfaccettature. L’amore molesto è la storia raccontata in prima persona da Delia, una donna sulla quarantina, a partire dal funerale della madre Amalia, morta annegata a 63 anni. La protagonista del romanzo è nata a Napoli in un quartiere popolare e da molti anni si è trasferita a Bologna, nel tentativo di erigere barriere insormontabili fra lei e sua madre. 

Tornare nella città di origine a causa del lutto che l’ha colpita, entrare nella casa abitata fino a pochi giorni prima da Amalia ed indossare i suoi abiti, ritrovare tutti i luoghi e i personaggi frequentati da bambina, fa riaffiorare quell’amore molesto nei confronti della madre che Delia per tanti anni aveva soppresso. La donna al suo ritorno a Napoli ritrova un amico di infanzia e ha con lui uno squallido rapporto sessuale, rivede uno zio, il padre violento e altri personaggi dalla forte carica emotiva.

La storia può essere definita un Thriller domestico, in quanto Delia nel cercare di comprendere  per quale motivo Amalia, donna affascinante e allegra che amava la vita, si sia uccisa, cerca di vestire i panni dell’investigatore. Tra inseguimenti, incontri inaspettati e telefonate anonime, Delia scopre nuovi aspetti della personalità sua e di sua madre, donna dalla femminilità accentuata che attraeva gli uomini più o meno inconsapevolmente. 

La  protagonista della storia scopre di assomigliare alla madre più di quanto pensasse e un po’ per volta trova anche la chiave dolorosa della sua sessualità repressa. Cercando di fare ordine nella sua mente fra bugie, memorie distorte per evitare di soffrire troppo, sospesa tra sogno e realtà, sullo sfondo di una Napoli dura e spietata, Delia dipana la matassa facendo riaffiorare episodi dolorosi dell’infanzia tenuti troppo a lungo celati e riuscendo al fine pure a riscattare la figura della madre.

Il romanzo, apprezzato anche all’estero,  non eccelle nello stile letterario, ma è capace di catturare il lettore grazie alla capacità di mantenere la tensione con un ritmo serrato. Si è piazzato  vincitore al Premio Procida - Isola di Arturo – Elsa Morante e al premio Oplonti d’argento.

Il romanzo L’amore molesto edito nel 1992, da cui è stato realizzato l’omonimo film diretto da Mario Martone, è la prima prova letteraria della misteriosa scrittrice che si cela dietro allo pseudonimo Elena Ferrante.

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