I Macchiaioli erano giovani
pittori in conflitto con la pittura accademica, nonché patrioti votati alla
causa risorgimentale, i quali a metà
Ottocento decisero di eleggere il caffè Michelangiolo a Firenze come loro
quartier generale. Il movimento, che ispirò anche l’Impressionismo francese, fu fondamentale per la nascita della pittura
moderna in Italia.
L’epiteto Macchiaioli venne loro conferito nel 1861 da alcuni pittori accademici in occasione della mostra Promotrice fiorentina e venne divulgato
dal quotidiano Gazzetta del popolo.
La mostra I Macchiaioli – Capolavori delle
collezioni lombarde si trova presso il centro studi per l’arte GamManzoni in via Manzoni 45 a Milano e chiuderà i battenti il 25 febbraio
2018. Nelle due sale del centro si trovano esposti 35 capolavori ad opera di artisti di grande talento quali Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro
Lega, Giuseppe Abbati, Nino Costa e Odoardo Borrani.
Le opere, prese in prestito da
collezionisti privati lombardi, sono state
realizzate con la tecnica a macchie
di colore dagli accesi contrasti tra luci ed ombre e raffigurano
principalmente paesaggi e vita quotidiana
della borghesia fiorentina del tempo, esprimendo un linguaggio espressivo inedito.
Questi artisti, che si sentivano
liberi di rendere con immediatezza verista ciò che i loro occhi vedevano ed
erano molto ben distinguibili l’uno dall’altro per caratteristiche personali, si dimostrarono molto preparati tecnicamente ma
restarono incompresi dalla cultura ufficiale del loro tempo e vennero
rivalutati solo più tardi.
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