Ci sono oggetti che sembrano possedere
una vita propria e addirittura influenzare le scelte delle persone. Il romanzo La
sciarpa ricamata ad opera della scrittrice californiana Susan Meissner racconta le vicende dolorose
di due donne ad un secolo di distanza l’una dall’altra, i cui destini si intrecciano
allorquando entrano in possesso di una bellissima sciarpa ricamata
con un’allegra cascata di calendule arancioni e con la scritta Lily.
La prima protagonista della
storia è l’infermiera Clara Wood che
nel devastante incendio di una fabbrica tessile avvenuto nel settembre 1911 perde l’uomo che ama, assistendo
al suo disperato volo da una finestra. Incapace da quel momento in poi di
vivere come prima, la giovane donna si esilia nell’isola artificiale Ellis di New York alla foce del fiume Hudson per prendersi cura dei migranti isolati in attesa di ottenere un visto di ingresso negli Stati Uniti.
Tra i tanti derelitti che incontra sull'isola, Clara viene attratta da un uomo
febbricitante che ha perso la moglie durante la traversata e dalla bellissima
sciarpa di foggia femminile che lui porta al collo. Per diversi casi fortuiti lei
entra in possesso della sciarpa e da quel momento la sua vita comincia a prendere
una svolta diversa.
La seconda protagonista è la
sarta Taryn Michaels che mentre è incinta
del primo figlio perde suo marito nell’attacco alle Torri gemelle del settembre
2011. anche lei entra in possesso della già
nota sciarpa ricamata perché una sua cliente gliela consegna affinché trovi una
stoffa simile da abbinarvi e così il suo destino diventa parallelo a quello di Clara, anche se 100 anni dopo.
In questo romanzo delicato, passato e presente si intrecciano toccando temi importanti come il senso di colpa, la difficile
elaborazione di un lutto, il dilemma sul rivelare o meno una importante verità,
l’accettazione del destino e l’importanza del dono, conducendo sapientemente il lettore verso un finale per niente scontato.
Francesca Paolillo
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