mercoledì 30 gennaio 2019

Recensione del romanzo “Un regalo sotto la neve” di Karen Swan



Gli uomini di affari, quando la loro vita privata e professionale entra in crisi mettendo a repentaglio tutto ciò che hanno faticosamente costruito, oggi hanno la possibilità di rivolgersi ad un consulente gestionale, esperto non solo nella corretta conduzione delle imprese ma anche nelle relazioni umane connesse all’attività lavorativa, una sorta di counselor imprenditoriale.

Nel romanzo Un regalo sotto la neve, ad opera della giornalista e scrittrice inglese Karen Swan, la consulente per il business d’eccellenza è la bella e giovane Alex Hyde. Abituata ad avere a che fare con uomini di potere, Alex si presenta con la fierezza a lei consueta da un nuovo cliente per ridurre a più miti consigli l’amministratore delegato di una grande compagnia che produce whisky su una sperduta isola scozzese, il burbero e affascinante Lochlan Farqhuar.

Il rapporto fra i due protagonisti, molto più simili fra loro di quanto possano ammettere, si rivela da subito costellato di screzi, litigi e ripicche. Abituata ad avere sempre le situazioni lavorative sotto controllo, Alex per la prima volta di fronte ad un uomo così brusco, rude e arrabbiato a causa di un passato di grandi sofferenze, vacilla.

Il romanzo Un regalo sotto la neve è una commedia romantica che si svolge in una calda atmosfera natalizia, condotto con una scrittura di buon livello, descrizioni ricche e minuziose e personaggi ben delineati, e che non disdegna l’uso del flashback per raccontare una dolorosa vicenda accaduta ben 100 anni prima sull’isola con il coinvolgimento di tutti gli abitanti.

L’autrice ci regala una bella immagine di donna intelligente e caparbia, capace di risolvere problemi apparentemente insormontabili, la quale agisce anche per denaro ma nasconde un segreto che da questo punto di vista la riscatta appieno.


Francesca Paolillo



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