venerdì 4 gennaio 2019

Un romanzo in cui anche la chimica e la filatelia sono protagoniste: “Flavia De Luce e il delitto nel campo di cetrioli”



Il romanzo Flavia De luce e il delitto nel campo di cetrioli (titolo originale The sweetness at the bottom of the pie), ad opera dello scrittore e ingegnere elettronico canadese Alan Bradley, è un giallo classico in cui l’investigatore veste i panni della perspicace undicenne Flavia De Luce.

La ragazzina, figlia di nobile decaduto vedovo e veterano di guerra, vive in un lugubre castello con due perfide sorelle maggiori nella fittizia cittadina inglese Bishop’s Lacey. Dotata di un’intelligenza fuori dal comune, Flavia trascorre quasi tutto il suo tempo nella soffitta dove uno zio aveva allestito molti anni prima un fornito laboratorio di chimica.

Un bel giorno del 1950 la triste ma tranquilla esistenza di Flavia viene sconvolta dapprima dal ritrovamento sulla soglia di casa di un uccello morto con infilzato nel becco un pregiato francobollo e poi dal rinvenimento di un cadavere riverso nel campo di cetrioli sul retro dell’abitazione. Il corpo, appartenente a un individuo mai visto prima nella tranquilla cittadina,  non presenta segni di violenza.

Con un talento indubbiamente sherlockiano per la chimica e l’investigazione, voglia di ficcare il naso dove non dovrebbe, ironia e innocenza, Flavia grazie alla sua intelligenza fuori dal comune riesce a risolvere il giallo facendo scagionare il padre ingiustamente incarcerato, rischiando anche di rimetterci la pelle.

Tra personaggi strampalati  e un po’ fiabeschi, un pizzico di suspence e la simpatia che incute Flavia De Luce  fin dalle prime pagine, questo giallo si legge assai piacevolmente.



Francesca Paolillo



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