venerdì 15 marzo 2019

Un bel romanzo d’amore e musica: “Isola di Neve”




Nel nostro Dna ci sono tracce evidenti di ciò che ci hanno trasmesso gli antenati, nel bene e nel male. Il romanzo Isola di Neve ad opera della giovane scrittrice e illustratrice romana Valentina d’Urbano racconta le vicende di una donna che vive un’intensa e sofferta storia d’amore nel 1952 e di suo nipote che nel 2004, andando alla ricerca di se stesso dopo eventi molto dolorosi, soltanto quando scopre le proprie radici, ignote persino a sua madre, riesce a dare un senso alla propria vita.

La storia si svolge nella piccola isola fittizia di Novembre, aspra e cupa come i suoi abitanti. Vicino ad essa si erge l’isola gemella Santa Brigida dove è stato edificato un piccolo carcere destinato a chi si macchia di gravi delitti. Qui la bella e mingherlina isolana Neve trascorre quasi tutta la sua vita, vessata da un padre ubriacone, violento e fannullone, e a 17 anni vive un amore intenso e predestinato con il detenuto tedesco Andreas Von Berger.

Ai giorni nostri sull’isola di Novembre approdano Manuel, ventottenne distrutto dall’alcolismo e chiuso alla vita in cerca di un rifugio dove leccarsi le ferite e la giovane violinista tedesca Edith, alla ricerca di uno spartito e di un violino scomparsi cinquant’anni prima.

Sull’isola passato e presente si intrecciano dando un senso alla vita di tutti i protagonisti della storia: per essere davvero se stessi bisogna sapere da dove si proviene e avere il coraggio di affrontare i propri fantasmi.

Il dirompente romanzo Isola di Neve è emozionante e appassionante grazie ad una trama ricercata resa efficace da una scrittura potente, da salti temporali e da colpi di scena che riescono a trascinare il lettore come in una vera tumultuosa corrente.



Francesca Paolillo



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