Leonardo,
avvenente geologo cinquantenne dotato di capacità sensitive, si sveglia una
mattina della primavera 1990 con la netta sensazione che la sua vita stia per cambiare radicalmente.
Abita
in un casolare a Quinto Sole, alle porte di Milano, di fianco al podere di una
sessantenne vedova senza figli di nome Egle che gli dà volentieri una mano,
soprattutto quando lui si assenta per impegni di lavoro.
Leonardo
è un uomo egoista e dal cuore di pietra e il narratore ripercorre la sua vita
per comprendere cosa lo abbia reso così arido.
Il
protagonista della storia nasce a Milano nel 1940, sotto i bombardamenti; la
guerra, con i suoi orrori, gli porta via
una bella fetta di ingenuità infantile. A tredici anni Leonardo viene sedotto
da una donna adulta. Il diventare uomo così bruscamente fa sì che non impari a
rispettare le donne e che non riesca ad innamorarsi mai.
A
ventisei anni, iscrittosi al Partito comunista italiano, parte per un viaggio a
Mosca agognato da molto tempo ma resta molto deluso dalle condizioni dei
cittadini sotto quel regime, così al rientro in Italia straccia la tessera del
partito. E’ in questo periodo che il suo cuore comincia a tramutarsi in pietra.
In
seguito, in un periodo contraddistinto dalla noia, si macchia di una violenza
sessuale nei confronti di sua cognata, dalla quale nascerà un bambino a cui
viene imposto il nome Massimo che tutti, lui compreso, credono figlio legittimo
di suo fratello.
Solo
vent’anni dopo, nel corso di una seduta spiritica, Leonardo viene a sapere di
avere generato un figlio e che il suo dovere è di salvarlo da un grave pericolo imminente. Lo va a cercare dapprima nel Mar dei Caraibi e poi
nella ridente Val Vigezzo, dove il ragazzo sta cercando la sua migliore amica
scomparsa da qualche giorno.
Qui
Leonardo vivrà delle fortissime emozioni che cambieranno il corso della sua
vita.
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