I serial killer sono spesso persone molto intelligenti che mettono a
dura prova la capacità dei detective di
incastrarli con prove inconfutabili. Questo accade anche nel thriller L’uomo di neve (titolo
originale The snowman), diretto dal
regista svedese Tomas Alfredson e
prodotto dallo statunitense Martin Scorsese, tratto liberamente dall’omonimo
romanzo di Jo Nesbø e girato con un cast di tutto
rispetto.
La storia racconta del
ritrovamento a Oslo di cadaveri di
donne fatti a pezzi, accanto ai quali compare sempre un pupazzo di neve, quale firma dell'assassino. Le
indagini vengono affidate alla bella e giovane recluta Katrine Bratt (interpretata da Rebecca
Ferguson), affiancata dal detective Harry
Hole (Michael Fassbender), alcolista
sul viale del tramonto.
Tra splendidi scenari norvegesi da
grande freddo e scene tutto sommato non troppo truculente, la mente acuta di Harry Hole grazie anche ai collegamenti
con casi irrisolti accaduti venti anni prima riesce a dipanare la matassa, non senza
sofferenza interiore e mettendo seriamente a repentaglio la propria vita.
Francesca Paolillo
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