Quando si incontra l’anima
gemella la si riconosce. Il romanzo Non aspettare la notte ad opera
della scrittrice ed illustratrice romana Valentina
D’Urbano racconta una storia d’amore in circostanze complicate che portano
i protagonisti a compiere scelte assai dolorose e sbagliate.
Nel 1994 Angelica, ventenne romana di buona famiglia, va a trascorrere l’estate
nella sontuosa villa del nonno in campagna a Borgo
Gallico. La ragazza è molto chiusa e
infelice, profondamente arrabbiata con il mondo intero perché sette anni prima
sua madre, affetta da una grave depressione, l’ha portata con sé in una folle
corsa in auto per farla morire insieme a lei cadendo da un viadotto. Solo Angelica si è salvata per miracolo ma
portando sul corpo e sul viso profonde cicatrici incancellabili che la obbligano
a nascondersi dietro a vestiti lunghi e cappelli a falda larga.
A
Borgo Gallico Angelica incontra il coetaneo Tommaso,
un ragazzo spiantato con gravi problemi di vista a causa di una retinopatia
degenerativa. I due ragazzi si riconoscono quasi subito come anime gemelle e
vivono una storia d’amore talmente intensa da finire per distruggersi.
Angelica ha
talmente sofferto per colpe non sue da pensare di non meritare la felicità, andando
così però a far soffrire anche tutti coloro che la amano.
Con un linguaggio semplice e scorrevole
Valentina d’Urbano racconta una storia
molto triste e toccante ricordandoci che quando si ama davvero si adorano
soprattutto i difetti dell’altro e che l’anima gemella esiste e prima o poi la
si incontra per forza anche se non lo si vorrebbe.
Nessun commento:
Posta un commento