giovedì 21 febbraio 2019

Un grande film italiano: “Il primo re”





Il film tutto italiano Il primo re, diretto dal giovane regista Matteo Rovere, è un’opera complessa di cui andare fieri, emozionante e storicamente ben costruita, recitata interamente in latino con sottotitoli. La vicenda si svolge nel 753 a.C. e inizia con scene spettacolari nelle quali i gemelli Romolo (interpretato da Alessio Lapice) e Remo (Alessandro Borghi), secondo la leggenda figli della vestale Rea Silvia e del dio Marte, vengono travolti dall’esondazione del fiume Tevere.

I due giovani uomini si salvano dalle acque tumultuose sostenendosi a vicenda ma vengono poi catturati dai guerrieri di Alba Longa insieme ad altri latini e sabini. Grazie ad uno stratagemma Romolo e Remo riescono presto a sfuggire alla prigionia insieme ad altri compagni di sventura. Romolo, debole perché ferito, essendo molto religioso decide di portare con sé anche la sacerdotessa della dea Vesta, portatrice del sacro fuoco, la misteriosa Satnei (Tania Garibba).

Il gruppo durante la fuga si vede costretto ad inoltrarsi in una pericolosa foresta, lottando per la sopravvivenza e presto Remo si impone come leader per la sua forza fisica che sembra addirittura guidata da un dio. Sconfitti alcuni guerrieri di una tribù del basso Lazio, i fuggitivi si installano in un villaggio di capanne di fango abitato da anziani, donne e bambini. Remo diventa talmente sicuro di sé da sfidare il volere degli dei e spegnere il sacro fuoco.
Sarà Romolo a riaccendere la sacra fiamma e a fondare Roma, città destinata a dominare per diversi secoli intere popolazioni su vasti territori.

Il primo re è un film d’azione nudo e crudo, epico e tragico, brutale e spettacolare anche grazie ad una fotografia sublime. Racconta come eravamo agli albori della nostra civiltà, lottando continuamente per la sopravvivenza in condizioni estreme, consci della nostra vulnerabilità e dell’ineluttabilità del fato.



Francesca Paolillo

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