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L’amore in terza età, quello vero, è devastante, si sa. Il
protagonista di questo mystery dai toni drammatici è il sessantatreenne famoso battitore
d’aste Virgil Oldman (Geoffrey Rush, premio Oscar nel 1997 per il film “Shine”), uomo potente ma con un
doloroso passato da orfano. Apparentemente privo di scrupoli, grazie alla
complicità dell’amico Billy durante le aste da lui battute egli spesso si
aggiudica con frode oggetti di grande valore a prezzi stracciati, soprattutto
nell’intenzione di completare una ricca collezione di ritratti di donna che
conserva in una stanza segreta della sua abitazione.
Virgil Oldman non ha mai avuto una relazione con una donna,
finché la sua vita solitaria prende improvvisamente una piega diversa grazie ad
una serie di telefonate ricevute dalla giovane orfana Claire (Sylvia Hoeks),
misteriosa ragazza dalla voce melodiosa affetta da agorafobia con la quale egli
intesse un rapporto sempre più intimo e sofferto. Il protagonista durante il
percorso di corteggiamento ed innamoramento si spoglia via via di tutte le sue
corazze, fino a lasciarsi andare ad una passione per lui fino ad allora
sconosciuta.
Quando Virgil Oldman si è ormai trasformato in un uomo in
preda alle proprie emozioni e totalmente confuso e vulnerabile, sia la ragazza
sia l’amico Billy si rivelano ben presto diversi da come si erano presentati,
conducendo il povero malcapitato, che non riesce più a comprendere il limite tra realtà e finzione, alla follia.
Il regista Giuseppe Tornatore con questo film dai toni noir,
girato fra Trieste e la bella Villa
Colloredo Mels Mainardi a Gorizzo di Camino al Tagliamento, con colonna sonora
di Ennio Morricone, ci offre, oltre alla visione di opere d’arte di valore
inestimabile, emozioni e suspense dal
primo fotogramma all’ultimo.
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