venerdì 1 febbraio 2013

Recensione del film "Love is all you need"




http://www.paid2write.org/cinema_tv_musica/recensione_del_film_love_is_all_you_need_diretto_da_susanne_bier_2012_21114.html

La regista danese Susanne Bier,  fresca di premio Oscar con il discusso film “In un mondo migliore”,  si cimenta per la prima volta con questa pellicola nel genere commedia sentimentale, centrando perfettamente il suo obiettivo. Attenta frequentatrice delle bellezze naturali  italiane da cartolina, ha scelto la meravigliosa Sorrento con il suo mare blu cobalto e le sue limonaie come sfondo di questa storia a lieto fine, ricca di colpi di scena.

I protagonisti del film sono il benestante e apparentemente insensibile vedovo inglese Philip (Pierce Brosnan) e la dolce parrucchiera danese Ida (Trine Dyrholm), i quali provengono da background così diversi che mai nella vita si sarebbero dovuti  incontrare, senonché il figlio di lui decide di sposare proprio la figlia di lei conosciuta a Copenhagen dove ambedue le famiglie risiedono. Come in tante commedie sentimentali, i protagonisti si incontrano grazie ad un tamponamento tra i loro autoveicoli e all’inizio non si piacciono per niente, ma la dolcezza e l’amore per la vita di Ida e il suo bel sorriso contagioso colpiscono presto al cuore il bel Philip brizzolato facendogli comprendere all’improvviso che vivere senza amore non ha alcun senso. Alla fine della storia si formeranno due nuove coppie, mentre il matrimonio tra i figli dei due protagonisti non avrà più luogo.

Gli argomenti trattati dal film sono comuni nella società moderna: la donna di mezza età che lotta contro il cancro al seno mentre il marito sentendosi trascurato va a letto con una venticinquenne, la cognata del vedovo che si sente in diritto di prendere il posto precedentemente occupato dalla sorella accanto a lui, una ragazza affetta da bulimia che odia la propria madre, un ragazzo omosessuale che soffre perché non riesce  a rendere suo padre fiero di lui e il bisogno di sentirci amati che tutti noi abbiamo, il tutto condito da una colonna sonora di motivi popolari italiani nei quali spicca il suono inconfondibile del mandolino.

Guardando questo film  dalla ottima sceneggiatura si ride e si piange, e si esce dalla sala contenti nel rendersi  conto che non è mai troppo tardi per essere felici, a qualunque età.

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